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Brevi note sulla Mela di Sodoma Calotropis procera

Nel 2006 ebbi l’opportunità di visitare gli Emirati Arabi per una opportunità di lavoro che però non si concretizzò. In quell’occasione potei osservare piante spontanee di quella che è considerata la più grande asclepiadacea esistente: Caloptropis procera, conosciuta anche col nome di ‘Mela di Sodoma’ per i frutti apparentemente edibili ma in realtà tossici. Seppi poi che si tratta di una specie affatto rara e neppure interessante come pianta ornamentale poiché richiede la coltivazione in pieno campo, che possiede un’ampia distribuzione e che assume caratteri di invasiva in tutti i paesi tropicali.
Una ‘piantaccia’ quindi, ma che approfondendo la sua conoscenza rivelò celare numerose virtù, tanto che decisi di proporre la pubblicazione di un articolo su di lei ad Alan Butler, editore della rivista Asklepios, di cui curavo la produzione dal punto di vista grafico.
Pubblicato su Asklepios 99 nel 2007.

 

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