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Epiphyllum ibridi: la coltivazione delle "lingue di suocera"

In un caldo agosto del 1991 venne a trovarmi un noto vivaista veneto, col quale avevo raggiunto un accordo: io gli cedevo 500 esemplari di Lithops oltre ad alcune decine di Epithelantha e Blossfeldia, ricevendo in cambio 70 piante di Epiphyllum in vaso, oltre a circa 1000 talee delle stesse: in pratica la sua intera collezione, a cui non era più interessato.
Era nata in me la passione per questi cactus dalle fioriture così appariscenti. La stessa passione che nel 1992 mi accompagnò durante un viaggio negli Stati Uniti, dove conobbi la Epiphyllum Society of America, che aspiravo di rappresentare in Italia e la famosa azienda Rainbow Garden Bookshop, dove potei reperire numerose cultivar mai viste in Europa.
Dopo alcuni anni, fatalità volle che non potei più mantenere questa collezione, per cui ne feci dono ai Giardini Esotici di Monaco. Il direttore dei giardini mi chiese il favore di produrre un articolo in cui delineare le esigenze colturali di queste piante, che fu pubblicato sulla rivista dell’associazione francese degli amici delle succulente nel 1999.
Pubblicato su Succulentes n. 2, 3, 4. nel 1999.

 

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