Blossfeldia

Oltre a essere il più piccolo Blossfeldia è anche il più strano dei cactus, poiché il suo ciclo di vita si svolge similmente a quello dei licheni, rimanendo quiescente per anni in apparenza completamente disidratato, per poi riprendere vita, crescere e moltiplicarsi col ritorno della disponibilità di acqua. Colonizza le crepe delle rocce su dirupi in Bolivia e Argentina.

Sono piante piccolissime (circa 2 cm di diametro) sferico-depresse oppure appiattite come piccole monete. Inizialmente singole, accestiscono con l'età. Le loro radici sono superficiali, carnose, ma con sviluppo molto limitato. I fiori sono piccole campanelle di colore bianco o avorio, a cui segue una bacca di pochi millimetri che si lacera al minimo tocco per disperdere numerosi semi microscopici.
Comunemente queste piante sono state diffuse in coltivazione solo su innesto che ne deforma inesorabilmente il portamento. Coltivate sulle loro radici sono molto resistenti, ma devono essere mantenute lontano dalla luce diretta del sole in substrati puramente minerali. L'assorbimento dell'acqua avviene anche ad opera della sottile epidermide, per cui le nebulizzazioni sono da preferire alle annaffiature.

SUBSTRATO COLTURALE

Miscela esclusivamente minerale di lapillo e pomice oppure materiali naturali.

ESPOSIZIONE

Mantenere sempre in una posizione protetta dal sole (min. 50% di ombra).

RESISTENZA AL FREDDO INVERNALE

Temperatura invernale gelida con minima notturna sotto i 0 °C.

IRRIGAZIONI

Annaffiare moderatamente attendendo che il terreno sia asciutto.

CICLO VEGETATIVO

A ciclo estivo con crescita dal mese di marzo a settembre.

NUTRIZIONE

Concimazione povera di azoto con titolo NPK simile a 8:16:32.

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